Escursione guidata sull’Etna alle luci dell’alba
L’itinerario si sviluppa sul versante Nord-Est dell’Etna, nei pressi del Rifugio Citelli.
Il percorso ricalca in parte quello segnalato dal Parco dell’Etna a mezzo di cippi basaltici numerati.
Superata la sbarra che segna l’inizio del sentiero, si penetra subito nel bosco di betulle. Questa è l’unica zona dell’Etna dove questi splendidi alberi, così tipicamente nordici, riescono a formare dei boschi estesi e praticamente puri.
Proseguendo lungo il sentiero, si giunge ai Monti Sartorius, la “bottoniera” eruttiva originatasi durante l’eruzione del 1865.
I coni secondari appaiono ancora del tutto nudi, ad eccezione di pochi e sparuti esemplari di Betulla e Pino laricio, il cui portamento è modellato dai forti venti dominanti da Nord-Ovest.
Aggirando dal lato ovest la base dei conetti, sarà possibile osservare il campo delle fratture eruttive associato ai crateri del 1865, e raggiungendo la base del primo conetto, saranno visibili numerose “bombe vulcaniche” di dimensioni ragguardevoli.
Il trekking tour prosegue in direzione di Piano delle Donne per ammirare un’ importante testimonianza della vita e del passato del vulcano Etna: la Grotta dei Ladroni o Grotta della Neve.
La Grotta dei Ladroni situata a 1540 metri rappresenta un perfetto esempio di tunnel di scorrimento lavico (lava tube).
Una leggenda narra che nella seconda metà del XVIII secolo la cavità fosse utilizzata come rifugio da una banda di briganti che imperversava nella zona.
Facile da raggiungere e da visitare, la grotta lavica si trova nei pressi di un bosco di betulle dell’Etna, in un’area caratterizzata da una colata preistorica, all’interno del comune di Sant’Alfio (Catania).
Con le sue ampie sale, la piccola scalinata scavata nella roccia, i due differenti ingressi e i tre pozzi scavati dall’uomo, Grotta dei Ladroni è una tra le più particolari grotte dell’Etna.
Per visitarla è sufficiente una torcia e un caschetto protettivo, che ti verranno forniti gratuitamente.
Le guide naturalistiche ti accompagneranno per tutta la durata dell’escursione alla Grotta dei Ladroni illustrandotene le peculiarità geologiche e morfologiche e raccontandoti gli interessanti aneddoti di questa misterioso tunnel-rifugio.
La Grotta dei Ladroni è conosciuta anche come Grotta della Neve per il suo impiego antico: veniva utilizzata nel periodo invernale per conservare la neve che trasportata a valle nella stagione calda, era utilizzata nel commercio del ghiaccio.
Infine ci sposteremo nel versante sud del vulcano Etna per vedere il fronte più basso della colata lavica del 1992 che arrivò a 1 km da Zafferana Etnea, faremo un breve trekking e vedremo le testimonianze della processione sacra che fermò secondo i fedeli la colata lavica.