Fontane di lava alte oltre 1000 metri, potenti boati ed esplosioni sull’ Etna innevata: straordinario spettacolo visibile fino alle Isole Eolie.
Dopo la violenta eruzione Etna del 16 febbraio scorso che fortunatamente non ha causato danni a case e persone, il vulcano non accenna ad arrestare la sua attività.
Nella notte tra sabato 20 e domenica 21 febbraio 2021 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha registrato un incremento dell’attività stromboliana.
La notte del 21 febbraio 2021, dal Cratere Sud-Est si è formata una colonna eruttiva carica di materiale piroclastico che si è rapidamente innalzata per diversi chilometri al di sopra della sommità del vulcano.
La nuova eruzione dell’Etna alimentata da magma “primitivo”, cioè proveniente da serbatoi situati a maggiori profondità e ancora molto ricco di gas originari, ha generato imponenti fontane di lava alte oltre un chilometro.
Tra spettacolari interazioni esplosive tra colate di lava e neve, tremori e boati, altissime fontane di lava, e bombe vulcaniche di grosse dimensioni che volano fino a 1 chilometro di distanza, la “Muntagna” è tornata a dare spettacolo in una nuova eruzione avvistabile fino alle isole Eolie, con caratteristiche simili a quella del 19 febbraio scorso.
L’eruzione Etna del 21 febbraio 2021 è il quarto episodio parossistico nel giro di pochi giorni.
I potenti boati causati dalle violentissime esplosioni riecheggiano fra le vie dei paesi alle pendici del vulcano, causando tra i residenti stupore misto a preoccupazione, fortunatamente senza causare danni d abitazioni e persone.
I Vulcanologi dell’Ingv assicurano che si tratta solo di un ultimo saluto dopo una delle eruzioni dell’Etna più violente e spettacolari degli ultimi anni.
Foto: https://ilvulcanico.it/